L'ex Hotel Posta di Piotta, divenuto poi sede della fondazione e laboratorio protetto "E noi" dopo l'investimento finanziato dallo Stato, è ormai in stato di abbandono. Fa parte degli oggetti di Quinto che stanno decadendo e non portano una buona immagine all'Alta Leventina, secondo quanto registrato anche dalle autorità comunali. L’hotel è caratterizzato da un’immagine tradizionale, che rimanda all’archetipo delle costruzioni tipiche del luogo del XX secolo, che aveva visto lo sviluppo di ville e alberghi. L’edificio è composto da un corpo di fabbrica, che si sviluppa su quattro piani fuori terra, più un sottotetto parzialmente abitabile. I quattro piani sono conclusi a falso frontone e al piano terreno si ritrova una sala con veranda, anteposta, marcante l’estremità del nucleo. L’accesso principale all’Hotel avviene dal lato sud dalla strada cantonale. L’ipotesi di progetto si concentra su due parti:

1) L’intervento di conservazione sull’edificio esistente, l’adattamento della distribuzione interna e l’adeguamento impiantistico per la realizzazione di una boarding house ai piani superiori e spazi amministrativi e show room relativi al piano terra.

2) lo sfruttamento massimo della capacità edificatoria attuale e l'ipotesi di aumento di ca 1 metro rispetto all'altezza del quinto livello.